Come dimostrare la data di realizzazione di un abuso edilizio per il condono
Come dimostrare la data di realizzazione di un abuso edilizio per il condono
La sentenza n. 4119/2024 del TAR Lazio ha chiarito l’importante questione relativa alla datazione di un abuso edilizio, stabilendo che l’onere della prova circa la preesistenza delle opere grava sul richiedente del condono edilizio.
Questo principio fondamentale implica che il privato deve presentare prove solide e documentate per dimostrare che il manufatto abusivo è stato realizzato entro i termini previsti dalla legge per poter ottenere la sanatoria.
Prove regolari ed eccezionali: cosa serve per dimostrare la datazione
Un caso esaminato riguardava una società di ristorazione che aveva richiesto il condono per l’ampliamento di un locale commerciale eseguito dai precedenti proprietari. La richiesta era stata respinta dal Comune perché le opere non risultavano completate entro il 31 dicembre 1993, come richiesto dalla legge 724/94 (“secondo condono”).
La società aveva contestato il rifiuto presentando diverse prove, tra cui una fattura del 1993 per la fornitura e posa in opera di infissi in legno, un verbale di sopralluogo della Polizia Municipale, dichiarazioni di clienti abituali e una relazione tecnica asseverata.
Validità della documentazione: prove oggettive e residuali
Secondo la giurisprudenza consolidata, le prove per la datazione di un abuso edilizio devono essere rigorose e basarsi su documentazione certa e univoca, escludendo dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà e semplici dichiarazioni rese da terzi.
Le prove oggettive comprendono ruderi, fondamenta, aerofotogrammetrie e mappe catastali, che forniscono una collocazione spaziale e temporale precisa dei manufatti. La prova testimoniale, pur ammissibile, è considerata residuale e meno attendibile rispetto a queste evidenze documentali.
L’eccezione alla regola: presunzioni gravi, precise e concordanti
Nonostante la rigorosità richiesta, il TAR ha riconosciuto che le presunzioni possono costituire una prova valida se dotate di gravità, precisione e concordanza. In pratica, le presunzioni devono avere un alto grado di attendibilità e probabilità per convincere il giudice.
Non è necessaria una certezza assoluta, ma una plausibilità superiore rispetto alla tesi opposta. Nel caso in esame, la società ricorrente ha presentato prove indiziarie come fatture, relazioni tecniche e dichiarazioni che, considerate nel loro insieme, hanno dimostrato con alto grado di plausibilità che le opere erano state realizzate entro il termine legale.
Il decreto salva-casa e le nuove responsabilità per i tecnici
Un’ulteriore evoluzione normativa è rappresentata dal “Decreto Salva-Casa” (D.L. 69/2024), che introduce nuove disposizioni per l’attestazione di conformità edilizia. In particolare, l’art. 36-bis del D.P.R. 380/01 stabilisce che la richiesta di permesso di costruire o la segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria deve essere accompagnata dalla dichiarazione di un professionista abilitato.
Questo professionista deve attestare la conformità edilizia rispetto alle norme tecniche vigenti al momento della realizzazione dell’intervento e provare l’epoca di realizzazione mediante documentazione specifica. In mancanza di tale documentazione, il tecnico può attestare la data di realizzazione sotto la sua responsabilità, consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false o mendaci.
La sentenza del TAR Lazio e il Decreto Salva-Casa rappresentano tappe fondamentali nel chiarire i criteri di prova per la datazione degli abusi edilizi. La giurisprudenza richiede prove rigorose, basate su documentazione oggettiva e verificabile, escludendo dichiarazioni di terzi non corroborate.
Tuttavia, è riconosciuta l’importanza delle presunzioni quando queste siano gravi, precise e concordanti. Le nuove disposizioni normative responsabilizzano ulteriormente i tecnici, chiamati a certificare con precisione e sotto la loro responsabilità la conformità edilizia e la datazione degli interventi. Questi sviluppi normativi e giurisprudenziali rafforzano la trasparenza e l’affidabilità delle pratiche di condono edilizio, garantendo che solo gli interventi realmente realizzati entro i termini di legge possano beneficiare della sanatoria.
FAQ
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Dal 11 al 18 settembre 2024, si terranno in Italia diversi corsi di formazione nell’ambito dell’edilizia, finalizzati a migliorare le competenze dei lavoratori e garantire la sicurezza nei cantieri.
Questi corsi sono rivolti sia ai nuovi lavoratori che necessitano di formazione di base, sia ai professionisti che devono aggiornare le loro conoscenze, in linea con le normative più recenti. Di seguito un riepilogo dei principali corsi in programma in questo periodo.
Corsi di formazione in edilizia (11-18 settembre 2024)
- Corso di Sicurezza sul Lavoro
- Descrizione: Pensato per fornire ai lavoratori edili le conoscenze necessarie per operare in sicurezza, questo corso tratta l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI), la gestione dei rischi e le procedure di emergenza.
- Durata: 16 ore
- Luogo: Milano
- Costo: Gratuito per i dipendenti di aziende aderenti al CCNL Edilizia
- Organizzatore: Scuola Edile di Milano.
- Corso di Aggiornamento per RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)
- Descrizione: Corso obbligatorio per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), focalizzato sulle ultime normative in materia di sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione alle novità introdotte dal CCNL Edilizia.
- Durata: 8 ore
- Luogo: Roma
- Costo: 150€
- Organizzatore: Ente Unificato Formazione e Sicurezza di Roma.
- Corso di Formazione per Impiegati Tecnici
- Descrizione: Rivolto agli impiegati tecnici che si affacciano per la prima volta al lavoro in cantiere, il corso affronta le basi della sicurezza sul lavoro e le procedure operative standard.
- Durata: 16 ore
- Luogo: Napoli
- Costo: Gratuito
- Organizzatore: Scuola Edile di Napoli.
- Corso di Formazione per Dirigenti
- Descrizione: Corso destinato ai dirigenti del settore edile, che copre le responsabilità legali e operative in tema di sicurezza sul lavoro, con aggiornamenti sulle normative.
- Durata: 12 ore
- Luogo: Torino
- Costo: 200€
- Organizzatore: Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE)
- Aggiornamento formazione lavoratori rischio alto
- Descrizione: Corso di aggiornamento per i lavoratori esposti a rischi elevati in cantiere, finalizzato al mantenimento delle competenze in materia di sicurezza sul lavoro.
- Durata: 8 ore
- Luogo: San Donà di Piave (VE)
- Costo: Inclusi nei fondi per la formazione continua
- Organizzatore: Centro Edili Venezia
- Aggiornamento abilitazione alla conduzione di escavatori idraulici
- Descrizione: Questo corso è indirizzato a operatori di macchine movimento terra e riguarda l’aggiornamento sulla conduzione di escavatori idraulici, pale caricatrici frontali e terne.
- Durata: 8 ore
- Luogo: Marghera (VE)
- Costo: 100€
- Organizzatore: Centro Edili Venezia.
Tabella Riassuntiva
Corso | Durata | Luogo | Costo | Organizzatore |
---|---|---|---|---|
Sicurezza sul Lavoro | 16 ore | Milano | Gratuito | Scuola Edile di Milano |
Aggiornamento per RLS | 8 ore | Roma | 150€ | Ente Unificato Formazione e Sicurezza di Roma |
Formazione per Impiegati Tecnici | 16 ore | Napoli | Gratuito | Scuola Edile di Napoli |
Formazione per Dirigenti | 12 ore | Torino | 200€ | Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) |
Aggiornamento formazione lavoratori rischio alto | 8 ore | San Donà di Piave | Inclusi nei fondi | Centro Edili Venezia |
Aggiornamento abilitazione escavatori | 8 ore | Marghera | 100€ | Centro Edili Venezia |
Importanza della formazione continua nel settore edile
La formazione continua è essenziale nel settore edile per garantire che i lavoratori rimangano aggiornati sulle ultime tecnologie e normative di sicurezza. Le nuove normative del CCNL Edilizia impongono obblighi specifici di formazione per garantire la sicurezza nei cantieri e la conformità alle leggi vigenti.
La partecipazione a corsi di aggiornamento, come quelli per la conduzione di macchinari o per il ruolo di RLS, è cruciale per ridurre gli incidenti sul lavoro e migliorare l’efficienza operativa.
Conclusione
Questi corsi rappresentano un’importante opportunità per i professionisti dell’edilizia di affinare le proprie competenze, aumentando la loro competitività nel mercato del lavoro e garantendo allo stesso tempo un ambiente di lavoro sicuro.
Fonti
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