Sanatoria in Aree Sismiche: Modifiche al Decreto Salva Casa e Proposte della Commissione Bilancio
Sanatoria in Aree Sismiche: Modifiche al Decreto Salva Casa e Proposte della Commissione Bilancio
Il Decreto Salva Casa, attualmente in discussione, sta attraversando un percorso legislativo con l’introduzione di vari emendamenti.
La Commissione Ambiente della Camera è prevista votare su numerosi di questi emendamenti, molti dei quali sono stati proposti dalla maggioranza che ha redatto il decreto stesso.
Sanatoria in aree sismiche, proposte di modifica al Decreto Salva Casa
Il partito Fratelli d™Italia ha presentato tre emendamenti mirati a semplificare il processo di rilascio delle autorizzazioni in sanatoria per le opere realizzate nelle zone a rischio sismico. Questi emendamenti propongono di aggiungere un nuovo articolo alla sezione del Testo Unico dell™edilizia che riguarda la vigilanza sulle costruzioni in aree sismiche.
Tale sezione regolamenta la denuncia dei lavori, la presentazione dei progetti, le autorizzazioni per l™inizio dei lavori e le regole per gli interventi strutturali.
Procedure di Sanatoria per Violazioni Edilizie
Gli emendamenti suggeriscono che, in caso di violazioni edilizie, sia possibile ottenere un titolo in sanatoria per verificare la conformità delle strutture al momento della domanda. Questo titolo dovrebbe essere rilasciato dalle amministrazioni competenti, quali lo Sportello Unico e l’Ufficio Tecnico Regionale.
Il titolo abilitativo in sanatoria sarebbe fondamentale per accertare la conformità sia degli interventi realizzati senza titolo abilitativo, sia di quelli con variazioni essenziali o parziali difformità.
Sanzioni e Condizioni per la Sanatoria
Un ulteriore punto dell™emendamento prevede che, nel caso in cui la sanatoria sia condizionata alla realizzazione di opere di adeguamento, il richiedente paghi una sanzione amministrativa tra 516 e 2.064 euro, evitando così le sanzioni penali.
Richieste della Commissione Bilancio
Oltre agli emendamenti tecnici, la Commissione Bilancio ha avanzato una richiesta specifica per alleviare l’obbligo di demolizione degli abusi edilizi da parte dei Comuni.
Secondo il Decreto Salva Casa, i Comuni sono tenuti a destinare un terzo delle maggiori entrate, derivanti dalla vendita di immobili con abusi gravi e dalle sanzioni per sanatorie di difformità parziali, alla demolizione degli abusi stessi.
Proposta di Revisione degli Obblighi di Demolizione
La Commissione Bilancio propone di limitare tale obbligo esclusivamente alle somme incassate dalla vendita di edifici con abusi gravi. Questo escluderebbe quindi i proventi delle sanatorie relative a difformità minori, che il Decreto Salva Casa intende regolarizzare.
Conclusioni
Queste proposte rappresentano un tentativo significativo di semplificare le procedure edilizie nelle aree a rischio sismico, bilanciando la necessità di sicurezza con la necessità di regolarizzare le difformità edilizie minori.
Fonti:
FAQ
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L™Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) partecipa al progetto europeo tunES, mirato alla predisposizione degli edifici all™intelligenza.
La Commissione Europea richiede, entro il 30 giugno 2027, l™implementazione dello Smart Readiness Indicator (SRI) per valutare l™intelligenza degli edifici non residenziali con impianti termici di potenza nominale superiore a 290 kW. Questo fa parte della revisione della Direttiva sul rendimento energetico nell™edilizia (EPBD).
Edifici intelligenti, obiettivi e collaborazioni di tunES
Il progetto tunES, finanziato dalla Commissione Europea, interessa sette agenzie nazionali per l™energia di altrettanti Stati membri dell™UE, tra cui ENEA per l™Italia. Collaborano anche partner come l™Università di Cassino e del Lazio Meridionale e la società tedesca Empirica, responsabile del progetto. Gli obiettivi includono l™integrazione dell™SRI nell™Attestato di Prestazione Energetica (APE) degli edifici e lo sviluppo di politiche per una sua efficace attuazione.
L’indice SRI: valutazione e funzionalità
L™Unione Europea ha introdotto l™SRI nel 2018 come sistema facoltativo per i membri dell™UE per analizzare la œpropensione degli edifici all™intelligenza. L’attuale indicatore misura l’attitudine di un edificio di adattarsi alle necessità degli occupanti e della rete, migliorando l™efficienza energetica e le prestazioni complessive.
Biagio Di Pietra, responsabile del Laboratorio ENEA Soluzioni Integrate per l™efficienza energetica, sottolinea che un edificio smart è produttivo, consuma meno, gestisce intelligentemente gli impianti e dialoga in modo flessibile con la rete elettrica.
Struttura del progetto tunES
Il progetto tunES si suddivide in cinque aree di studio, dalla revisione dei database e strumenti di calcolo degli indicatori APE alla possibile armonizzazione tra APE e SRI. ENEA guida la gestione dei database e lo sviluppo dell™indice SRI, sfruttando il know-how derivante dall™implementazione del Sistema Informativo sugli APE (SIAPE) e dalle esperienze di studio nel campo della Ricerca di Sistema Elettrico.
Condivisione delle buone pratiche e coinvolgimento degli stakeholder
Presentato a Bruxelles in un evento organizzato da ENEA, il progetto tunES è destinato a condividere e diffondere le buone pratiche di Certificazione Energetica degli Edifici e dello Smart Readiness Indicator, coinvolgendo gli stakeholder del settore per identificare le politiche più appropriate. Di Pietra conclude affermando che integrare l™SRI nella certificazione APE offre una visione più completa degli edifici.
Studi e valutazioni sul potenziale di smartness
Nel contesto del programma nazionale di Ricerca di Sistema Elettrico, ENEA e l™Università di Cassino e del Lazio Meridionale hanno redatto un rapporto per analizzare le potenzialità di smartness degli edifici esistenti, impiegando l™indice SRI a vari casi studio.
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