Intonaci deumidificanti: soluzione efficace per l’umidità di risalita
Intonaci deumidificanti: soluzione efficace per l’umidità di risalita
L™umidità nei muri è un problema comune che può causare danni significativi. Tra le cause principali vi sono infiltrazioni d™acqua dovute a difetti di progettazione, guasti nelle tubature, umidità di condensa per scarsa ventilazione e, soprattutto, l™umidità di risalita capillare. Quest’ultima è la più difficile da trattare e si verifica quando l™acqua del terreno risale attraverso la muratura.
Intonaci deumidificanti e umidità di risalita capillare
L™umidità di risalita capillare si manifesta con maggiore intensità nelle aree costiere o in prossimità di falde acquifere. L™acqua che risale porta con sé sali solubili come solfati, cloruri e nitrati, che causano degrado fisico, chimico e biologico della muratura.
Il livello del danno, noto come battente di risalita, varia in funzione del tipo di muratura e delle condizioni climatiche, solitamente situato tra 1 e 2 metri dal suolo. I segni di degrado includono efflorescenze, sub-efflorescenze, distacchi e sbollature dell™intonaco.
Soluzione con intonaci deumidificanti
Per contrastare l™umidità di risalita, l™applicazione di un intonaco deumidificante è essenziale. Questo tipo di intonaco, idrofugato e macroporoso, facilita l™evaporazione dell™acqua e la cristallizzazione dei sali, creando un equilibrio termo-igrometrico tra parete e ambiente.
Un intonaco macroporoso traspirante permette l™evaporazione dell™umidità e forma una barriera contro la risalita dell™umidità, prevenendo la formazione di efflorescenze e mantenendo la muratura asciutta.
Procedura di applicazione dell™intonaco deumidificante
Prima di applicare l™intonaco deumidificante, è necessario rimuovere l™intonaco deteriorato per almeno un metro oltre l™area visibilmente umida, raschiare i giunti e rimuovere le parti friabili della muratura. La superficie deve essere accuratamente pulita e bagnata con abbondante acqua la sera precedente l™applicazione. L™intonaco può essere applicato manualmente o con una macchina intonacatrice, seguendo le istruzioni del produttore.
Trattamento di muffe e alghe
In presenza di muffe e alghe oltre alle efflorescenze, è importante comprendere le cause del fenomeno per adottare un prodotto resistente alla loro formazione e migliorare le prestazioni termiche della muratura.
L™umidità favorisce la formazione di condensa superficiale, creando un ambiente ideale per i microrganismi. Un prodotto combinato che offra sia deumidificazione che isolamento termico può prevenire la formazione di condensa e migliorare l™efficienza energetica della muratura.
Intonaci deumidificanti a base cementizia e calce idraulica naturale
Gli intonaci deumidificanti a base cementizia sono ideali per murature di ogni tipo e spessore, sia interne che esterne, purché ben ventilate e non soggette a infiltrazioni. Questi intonaci sono particolarmente indicati per il recupero di edifici storici e vecchie abitazioni. Un prodotto top è l™intonaco traspirante deumidificante in polvere grigia, leggero e fibrato, adatto a tutte le situazioni di salinità.
Per un approccio sostenibile, l™intonaco deumidificante a base di calce idraulica naturale (NHL) è ideale per murature storiche e tenere, come quelle in blocchi di tufo. Questo tipo di intonaco è alleggerito e fibrato per prevenire cavillature e risanare murature interne ed esterne, purché ventilate.
Finiture e barriere chimiche
La scelta di una finitura traspirante e compatibile è fondamentale per garantire il successo dell™intervento di risanamento. Una finitura errata può compromettere l™efficacia dell™intonaco deumidificante. Oltre agli intonaci, l™uso di barriere chimiche orizzontali, come creme per iniezione silanica, può aiutare a formare una barriera contro l™umidità di risalita. Queste creme, iniettate alla base del muro, creano una barriera che riduce l™umidità di risalita senza formare sali o danneggiare la muratura.
Gli intonaci deumidificanti sono una soluzione efficace contro l™umidità di risalita, garantendo una muratura asciutta e prevenendo danni ulteriori. La corretta applicazione e scelta dei materiali, inclusi prodotti complementari come barriere chimiche e finiture traspiranti, sono essenziali per un intervento di successo e duraturo.
FAQ
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L’Europa affronta una sfida cruciale per il futuro del proprio patrimonio edilizio: ridurre significativamente l’impatto ambientale degli edifici entro il 2050.
Secondo un recente rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), intitolato “Addressing the environmental and climate footprint of buildings”, il settore delle costruzioni rappresenta una delle principali fonti di pressione ambientale nel continente.
Gli edifici, infatti, incidono sul 42% del consumo energetico e sono responsabili del 35% delle emissioni di gas serra dell’Unione Europea. Inoltre, assorbono circa un terzo delle risorse naturali consumate, generando un’impronta ambientale considerevole.
Edifici Sostenibili entro il 2050: L’impatto ambientale degli edifici europei
Le problematiche non si limitano alle fasi di costruzione e uso degli edifici, ma riguardano anche il fine vita delle strutture. La demolizione genera enormi quantità di rifiuti, che rappresentano il flusso più voluminoso nell’UE. Sebbene il tasso di riciclo sia relativamente alto, spesso il materiale recuperato subisce un processo di downcycling, cioè viene riutilizzato per prodotti di minor valore, aggravando il problema dello sfruttamento delle risorse naturali.
La trasformazione necessaria: ristrutturazione e innovazione
Di fronte a questo scenario, emerge l’importanza di una profonda trasformazione del settore edilizio europeo. Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità entro il 2050, sono necessarie ristrutturazioni intelligenti, capaci di migliorare l’efficienza energetica e di impiegare materiali a basso impatto ambientale. Questa transizione non solo contribuirà a ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2, ma potrà anche supportare una gestione più sostenibile delle risorse naturali e dei rifiuti.
Secondo il rapporto dell’EEA, le azioni più urgenti includono l’isolamento termico degli edifici, l’installazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo, e l’adozione di sistemi di gestione energetica intelligenti. Queste misure permettono di diminuire significativamente il fabbisogno energetico degli edifici e di aumentarne l’autosufficienza, grazie all’integrazione di energie rinnovabili, come pannelli solari e turbine eoliche.
L’efficienza energetica, tuttavia, non è l’unico elemento da considerare per rendere sostenibile un edificio. Anche la scelta dei materiali da costruzione gioca un ruolo chiave. I materiali utilizzati devono essere naturali, duraturi e riciclabili, riducendo così l’impatto ambientale per tutto il ciclo di vita dell’edificio. La progettazione circolare, che mira a ridurre i rifiuti e riutilizzare i materiali, è quindi una priorità per il futuro del settore edilizio europeo.
Le città del futuro: sostenibili e resilienti
Oltre a migliorare le prestazioni energetiche, il futuro degli edifici europei sarà segnato dalla crescente urbanizzazione e dall’evoluzione delle esigenze della popolazione. Le città dovranno affrontare sfide complesse, come l’aumento della densità abitativa e l’impatto dei cambiamenti climatici, che richiederanno edifici più resilienti e capaci di integrare soluzioni sostenibili.
Una tendenza emergente è quella dei “tetti verdi” e degli spazi verdi integrati negli edifici, che non solo migliorano l’efficienza energetica, ma contribuiscono anche a sostenere la biodiversità urbana. Inoltre, l’adattamento delle città ai cambiamenti climatici richiederà edifici più robusti, in grado di resistere a condizioni meteorologiche estreme, come ondate di calore o inondazioni.
Le politiche europee per un’edilizia sostenibile
Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità, il supporto delle politiche europee è fondamentale. In questo contesto, il Green Deal Europeo, la transizione energetica e l’economia circolare sono tutte strategie che riguardano il settore edilizio. Tuttavia, come evidenziato dal rapporto dell’EEA, manca ancora una strategia unificata e comprensiva che affronti in modo coordinato tutte le sfide del settore.
In risposta a questa necessità, la Commissione Europea ha lanciato iniziative come il “New European Bauhaus”, un progetto che mira a promuovere edifici sostenibili, accessibili e piacevoli da abitare. Il New European Bauhaus, introdotto nel 2021, si propone di coniugare innovazione tecnologica, design di alta qualità e inclusività sociale, per creare spazi abitativi che siano non solo efficienti dal punto di vista energetico, ma anche in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
L’integrazione delle tecnologie digitali è un altro elemento cruciale per il futuro del settore edilizio. L’adozione di strumenti di digitalizzazione, come i sistemi di monitoraggio energetico e la gestione intelligente degli edifici, può contribuire a ottimizzare l’uso delle risorse e a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale.
La necessità di un impegno collettivo
Nonostante le politiche europee siano sulla strada giusta, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati per il 2050 sarà necessario uno sforzo concertato da parte di tutti gli attori coinvolti. Le istituzioni, le imprese del settore edile e i cittadini dovranno lavorare insieme per adottare soluzioni innovative e sostenibili. Le ristrutturazioni ecocompatibili e l’impiego di materiali sostenibili devono diventare la norma, piuttosto che l’eccezione.
L’Europa ha il potenziale per diventare un leader globale nel settore dell’edilizia sostenibile, ma il successo dipenderà dall’impegno collettivo e dalla capacità di innovare in modo responsabile e inclusivo. Solo così sarà possibile trasformare le città europee in luoghi più sostenibili, resilienti e piacevoli in cui vivere, garantendo un futuro migliore per le prossime generazioni.
Fonti:
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